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Durante la Giornata dell’Educazione Assicurativa, che si è tenuta oggi, la presidente di ANIA, Maria Bianca Farina, ha illustrato alcuni semplici dati che confermano l’immensa cultura assicurativa  che pervade il nostro Paese…. scherzo! Ovviamente non è così. 

Nonostante da un punto di vista storico l’Italia vanti grandissima esperienza nel settore assicurativo, oggi l’assicurazione è vista come un qualcosa di misterioso, di complesso e in alcuni casi persino di ostile; tendenzialmente si pensa alla sola RCA, oppure,  se si conoscono anche solo i nomi di ulteriori tipologie di polizze, non se ne approfondiscono i contenuti o le reali funzioni.

Questo aspetto è molto preoccupante, soprattutto se riferito ai millennials (25-40 anni), che rappresentano la fascia di età più soggetta ad incertezza e, quindi, quella maggiormente bisognosa di coperture assicurative.

A tal riguardo, alcuni dati sono in grado di chiarire rapidamente la situazione in cui versa il nostro Paese:

  • L'80% degli italiani ha una casa di proprietà, ma di queste, solo il 46% è coperta da una polizza contro gli incendi!  Scendiamo addirittura al 20% se escludiamo le coperture legate al mutuo per acquistarle. 

 

  • Un altro dato che lascia riflettere è la copertura dalle calamità naturali. Nonostante il 75% degli immobili sul nostro territorio sia esposto a calamità di questo tipo (alluvioni, esondazioni e terremoti), solo il 3% è assicurato: 998mila abitazioni su un totale di 31,2 milioni censite dall’ISTAT.  Inoltre, la quasi totalità di queste sono collocate al Nord Italia, principalmente in Lombardia, che pesa da sola per il 30% delle abitazioni assicurate.

 

  • Andrà meglio con le coperture da terremoto? Negativo. Circa 781 mila unità abitative hanno una copertura contro i rischi sismici.; cioè a dire che, in Italia, le abitazioni coperte da questo rischio sono il 2.5% del totale. L’aspetto paradossale è che, nelle zone geografiche a maggior rischio sismico, la copertura in oggetto è in percentuale inferiore rispetto alle zone in cui il rischio sismico è minore. 

 

  • Dulcis in fundo, la madre di tutti i problemi, il punto di partenza del nostro progetto 99bros: il tema pensionistico per le giovani generazioni. Il dato rilevante di cui le istituzioni e gli operatori di settore prima di tutto devono rendersi conto è che tra i giovani under 35 solo 1 lavoratore su 5 aderisce a forme di previdenza complementare; tra questi, molti aderiscono attraverso conferimento tacito del TFR , quindi senza contribuire esplicitamente a costruirsi un futuro pensionistico. Purtroppo noi che oggi lavoriamo e paghiamo le pensioni degli attuali pensionati, in futuro non potremo fare affidamento esclusivamente sui contributi di giovanissimi che oggi stanno su tik tok a fare i balletti… dovendo quindi cominciare oggi a costruire la nostra rendita pensionistica privata. I Piani individuali pensionistici, sono strumenti flessibili, che presentano numerosi vantaggi fiscali, sia in fase di contribuzione che in fase di erogazione.
    Scopri di più, scaricando la nostra guida tematica sull'argomento a questo link  e ricorda... #SempreSulPezzo!